domenica 10 giugno 2012

IMU 2012





COMUNE DI SANTA ELISABETTA
( Provincia di Agrigento )
Ufficio del Sindaco
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IL SINDACO E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE




      PORTANO A CONOSCENZA ALLA CITTADINANZA CHE NELL’IMMINENTE SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE SARÀ DISCUSSO L’APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL’IMPOSTA MUNICIPALE  PROPRIA  (IMU) IL QUALE PREVEDE, TRA GLI ALTRI, LE SEGUENTI ESENZIONI:
ART. 10 – COMMA 7): L’UNITÀ IMMOBILIARE POSSEDUTA DAI CITTADINI ITALIANI NON RESIDENTI NEL TERRITORIO DELLO STATO (AIRE), A TITOLO DI PROPRIETÀ O DI USUFRUTTO IN ITALIA, A CONDIZIONE CHE NON RISULTI LOCATA, VIENE CONSIDERATA ABITAZIONE PRINCIPALE OLTRE ALLE ESENZIONI PREVISTE DALL’ART. 4 DEL MEDESIMO REGOLAMENTO (esenzioni del tributo per i terreni agricoli).
CHIUNQUE ABBIA INTERESSE, PER OGNI EVENTUALE SUGGERIMENTO E/O CHIARIMENTO, PUÒ RIVOLGERSI ALL’UFFICIO DI SEGRETERIA DEL COMUNE.



    




Dal Consiglio comunale...


Le forze politiche di maggioranza esprimono la propria solidarietà al Sindaco Emilio Militello, all’Amministrazione comunale tutta e al Presidente del Consiglio comunale, per le aggressioni verbali subite durante l’ultima seduta del Consiglio comunale.
Non è stato approvato il conto consuntivo 2011 e chi ha votato contro non ha addotto nessun motivo tecnico di questa posizione, ma ha soltanto manifestato la voglia sfrenata di mettere sotto questa Amministrazione.
Ribadiamo che la non approvazione del conto consuntivo 2011 comporterà, molto probabilmente, la nomina di un commissario che di fatto si sostituirà al Consiglio comunale.
Ricordiamo che il Commissario sarà pagato con le casse comunali, arrecando grave nocumento all’esiguo bilancio comunale.
Riteniamo ancora più grave la mancata approvazione del programma triennale delle OO. PP.: incoscientemente si priva il paese della possibilità di potere attingere a finanziamenti, realmente possibili, di opere pubbliche che possano dare fiato alla nostra già martoriata economia, come per esempio il Parco tematico di Guastanella e il progetto collaterale del Gruppo Speleologico.
Rivolgiamo un appello alle forze sane del Consiglio comunale e del paese, affinché si valuti la possibilità di riparare all’errore commesso anteponendo l’interesse pubblico a quello dei singoli, la ragionevolezza all’ira di qualche Consigliere, motivata solo dalla mancata assegnazione di qualche carica.


La prima volta...

In ricordo di Peppino Impastato, giovane militante di sinistra ucciso brutalmente da Cosa Nostra il 9 maggio del ‘78, si è svolto il primo incontro sulla legalità a Santa Elisabetta.
Nella storia di questo comune non è mai stato organizzato un evento del genere seppur sia anch’esso territorio prepotentemente infettato dalla mafia. Un segnale forte, dunque, voluto dal Sindaco Emilio Militello e dall’Assessore Giovanna Iacono che però non ha visto la piena partecipazione cittadina e, purtroppo, ancor meno quella di Giunta e Consiglio comunale. Partiamo da questo per interrogarci su quanto lavoro ancora sia necessario fare affinchè la coscienza collettiva si risvegli e prenda una posizione netta, chiara e trasparente sulla questione mafiosa che ha violentato le nostre terre e ancor di più le nostre vite infettandole di morte. 
Il dibattito ha avuto degli interlocutori privilegiati quali il Testimone di giustizia Ignazio Cutrò, Padre Giuseppe Livatino, Padre Calogero Morgante e chi vi scrive, Stella Di Vincenzo, Psicologa esperta in psicologia criminale e investigativa. Tutti noi abbiamo posto al centro dell’attenzione come la mafia non sia una mera organizzazione criminale ma  tragga la sua forza dal profondo radicamento nel tessuto sociale, tramite il veicolo di una vera e propria cultura e mentalità, che  fa dell’onore fondato sulla forza, dell’omertà, della vendetta, i suoi valori portanti asserviti a un logica del potere che rende i cittadini sudditi. Non si può pensare di continuare a far finta di non vedere, di non sentire, che tutto questo non ci riguardi quando in gioco ci sono i fondamenti stessi della democrazia, quando in bilico ci sono la dignità delle persone, il rispetto delle regole che vuol dire rispetto del bene comune. Chi è asservito a tali logiche si rende ugualmente complice della mafia pur non appartenendo ad essa. Questo il messaggio di Padre Livatino a cui fa eco Padre Calogero Morgante, ribadendo che bisogna riappropriarci di diritti non di favori e promesse che pongono in una continua posizione di debito e quindi di subalternità chi li riceve. Il prezzo da pagare, per una fasulla tranquillità, protezione che i mafiosi millantano tanto di dare, è altissimo, perché pagato con la negazione della libertà di vivere ma, soprattutto, essere persone e non cose. Da persona, anzi da cittadino libero, Ignazio Cutrò, imprenditore di Bivona, ha deciso di denunciare i suoi aguzzini portando avanti una lotta serrata contro la superbia mafiosa che aveva imposto la sua “tassa” e il suo controllo. Una lotta che ha iniziato con la più temibile delle armi, la parola, non solo denunciando alle forze dell’ordine, ma facendosi portatore, attraverso la sua testimonianza, di un messaggio di speranza per una rinascita civile e morale che porti a riappropriarci del nostro futuro. Cutrò, nonostante, l’isolamento, la sofferenza, le minacce, i soprusi ha deciso di non arrendersi, di alzare la testa, insieme alla sua famiglia, senza volere per questo nessuna “medaglia al valore” o ergersi a eroe perché, come lui stesso spiega, “Lo Stato siamo noi e dobbiamo lottare per la nostra terra”, insieme siamo più forti di “quei quattro pezzi di merda!”. Il suo è un messaggio di speranza soprattutto per i tanti imprenditori strozzati dal racket delle estorsioni a cui si mostra che la via d’uscita esiste ed è denunciare.  La forza che contraddistingue Cutrò è la stessa che ha caratterizzato Felicia Bartolotta Impastato, da me ricordata per onorare Peppino. Sempre al suo fianco da vivo, dopo la sua morte sposerà completamente la causa della lotta alla mafia che porterà avanti con tenacia al fine di non vanificare le battaglie che il figlio aveva intrapreso contro la tirannia dell’Onorata Società. È anche grazie a Felicia se Peppino e Giovanni, il fratello, sono cresciuti “sani” nonostante appartenessero a una “famiglia d’onore” e dimostrando che c’è sempre un’alternativa all’essere mafioso.
Sicuramente il filo che ha legato la discussione è stato il dovere di sentirci tutti responsabili della lotta alla criminalità organizzata che significa lotta per la giustizia, l’onesta, la dignità e la libertà che non va delegata a pochi coraggiosi testimoni, come Cutrò, Felicia, Peppino, ma ci deve rendere tutti protagonisti perché riguarda beni che appartengono alla collettività rappresentando valori portanti di una società civile. 
L’auspicio è che questo non sia l’ultimo incontro ma il primo di una lunga serie, affinchè l’impegno di tutti sia profondo e costante per creare degli anticorpi che finalmente possano abbattere il muro dell’omertà, della rassegnazione e dell’interesse di cui si nutre la mafia negando la vita e l’amore per la vita stessa.



venerdì 4 maggio 2012

Per non dimenticare. Ciclo di seminari su Peppino Impastato


Vogliamo raccontare storie di antimafia. Vogliamo promuovere la cultura antimafia partendo dalle nuove generazioni. Abbiamo deciso di cominciare con Peppino Impastato. 
L'iniziativa è stata pensata in tre giornate, dedicate alla sua vita e alla sua opera antimafia. 
Sabato scorso il primo incontro con la proiezione del film "I cento passi", che assieme abbiamo deciso di riproporre, venerdì 4 maggio alle ore 18.00 presso il Movie Cafè.
L'iniziativa prosegue sabato 5 maggio alle ore 18.00 con il dibattito dal titolo "Peppino Impastato: storia di un vero siciliano", che si terrà presso l'Aula consiliare del Comune di Santa Elisabetta.
Giorno 9, data dell'uccisione di Peppino, è organizzato un pullman diretto a Cinisi per la commemorazione della sua morte. La partenza è prevista per le ore 13.00 da Santa Elisabetta, davanti alla Biblioteca comunale. Per gli studenti fuori sede l'appuntamento è a Palermo alle ore 15.00 in Via Ernesto Basile, ingresso principale della Cittadella universitaria. 
Date conferma della vostra partecipazione entro e non oltre la serata del 5 maggio. 

Peppino Impastato. Storia di un vero siciliano.


sabato 7 aprile 2012

Prima Edizione del Concorso “Balconi fioriti”

Un concorso per premiare i balconi fioriti, ma anche davanzali o particolari abitativi visibili all’esterno, portici, scale, ringhiere, angoli caratteristici, vetrine e fronti commerciali.

Ha preso il via lo scorso 31 marzo e si concluderà il 30 giugno, la I Edizione del Concorso "Balconi Fioriti” promossa dall’Amministrazione Militello, Assessorato alla Cultura, Sport, Spettacolo e Tempo libero.

Il concorso è aperto a tutti, comprese le associazioni e gli esercizi commerciali ed ha l’obiettivo, attraverso lo stimolo dell’abbellimento con decorazioni floreali, di sensibilizzare ulteriormente i sabettesi verso i valori ambientali, l’amore per la natura e la cultura del verde come elemento di decoro. Un altro scopo che si pone è quello di incrementare un’attività ricreativa nella quale i cittadini, in primo piano le donne, sono versati.

Si tratta di un’iniziativa con effetto duraturo, che parla di come il cuore e le mani, assieme alla natura e all’ambiente, possano valorizzare e rendere più bello uno scorcio di paese, un angolo casalingo.

Si può partecipare prendendo visione delle “Linee guida” per la partecipazione al concorso e compilando il modulo di iscrizione, che sono a disposizione sul sito del Comune di Santa Elisabetta, presso l’Ufficio Pubblica Istruzione, Beni ed Attività culturali, Biblioteca, Sport, Turismo e che saranno distribuiti a tutte le attività commerciali.

Entro e non oltre il 21 giugno il modulo compilato, accompagnato da 3 fotografie del balcone con la decorazione floreale, dovrà essere consegnato presso la sede dell’ufficio competente oppure con allegate 3 foto digitali, inviato all’indirizzo email: biblioteca@comune.santaelisabetta.ag.it.

Dal 30 giugno una giuria competente esaminerà tutto il materiale fotografico pervenuto e valuterà le decorazioni floreali dei balconi, dei davanzali e dei negozi, selezionando le dieci migliori, in base ad alcuni criteri di valutazione, che sono descritti nelle “Linee guida”.

In estate sarà ufficializzato l’esito del concorso e avverrà la premiazione dei balconi fioriti con consegna dei premi e menzione di merito e contemporaneamente sarà inaugurata una mostra fotografica che raccoglierà gli scatti più belli.

venerdì 6 aprile 2012

La mia interpretazione dell’impegno politico

Quando ho deciso di candidarmi ho abbracciato con fermezza e convinzione un progetto politico-amministrativo preciso e chiaro, rivolto alle cittadine e ai cittadini del nostro Paese. Tutti i partiti della coalizione, condividendolo, si dichiaravano consapevoli della grave crisi di credibilità nei confronti della politica e sottoscrivevano un impegno morale nei confronti dei sabettesi: sottrarsi alle motivazioni di bottega, liberare la politica da interessi particolari e, concentrarsi piuttosto, sulla costruzione di un'alternativa amministrativa valida, che garantisse il perseguimento del bene comune.

L’aver assistito di recente a certi sviluppi puramente personalistici e che nulla hanno da spartire con gli interessi del nostro paese e con la buona amministrazione, mi amareggia profondamente, ma allo stesso tempo, mi da gli stimoli per continuare nel progetto che ho condiviso con convinzione due anni e mezzo fa. Credo che non si possa mettere in discussione la coerenza di un metodo di lavoro e di azione amministrativa, che ci siamo dati fin dall'inizio, che è sempre stato condiviso e collegiale, per inseguire cariche e poltrone.

Fin da quando ho intrapreso il mio impegno politico, nonostante le numerose delusioni, non mi sono mai fermata e continuerò a portarlo avanti in ogni caso, coerentemente con i valori che lo hanno da sempre contraddistinto.

Ho iniziato il mio mandato aprendomi da subito a tutti voi e la mia volontà è quella di tenervi sempre al corrente delle iniziative e dei progetti in itinere. Per questo motivo voglio ora dedicare un ampio spazio a quelli che sono gli obiettivi principali che intendo perseguire e di cui mi farò portavoce.

Voglio cominciare con la Biblioteca comunale: potenziarne i servizi, incrementarne il patrimonio bibliografico e realizzare un cantiere di idee che permettano di trasformarla in luogo di eventi culturali, possono certamente consentirne una maggiore fruizione. Un’attenzione particolare va riservata a bambini e ragazzi: la creazione di un Centro di aggregazione e di educazione permanente - progetto già in cantiere e che sarà realizzato a breve - contribuisce a dare un impulso positivo alla crescita culturale delle nuove generazioni. Meritano attenzione le valide realtà culturali e associative e i numerosi artisti locali, ancora in vita e non: pittori, scultori, attori, scrittori e poeti. Essenziale per lo sviluppo turistico del nostro territorio è la rivalutazione dei siti archeologici, il rilancio delle feste e tradizioni popolari e religiose e la promozione dei prodotti tipici locali.

Un’idea che mi sta a cuore e che intendo realizzare a breve, è contribuire alla presenza attiva dei giovani sabettesi nella vita politico-amministrativa del nostro paese, attraverso l’attuazione di una delle migliori forme di partecipazione: la Consulta giovanile. Si tratta di un organo consultivo del Consiglio Comunale; ad esso presenta giudizi e proposte sulle deliberazioni inerenti alle tematiche giovanili e si propone come punto di riferimento di informazione per i gruppi ed i singoli interessati ai problemi della condizione giovanile nei suoi vari aspetti: scuola, università, mondo del lavoro, tempo libero.

Fondamentale è la prosecuzione dell’opera già avviata di sensibilizzazione dei cittadini all’igiene urbana e alla raccolta differenziata dei rifiuti; la realizzazione del decoro urbano e del verde pubblico, anche attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, con l’organizzazione di iniziative pensate per lo scopo: un esempio è la prima edizione del concorso “Balconi fioriti”.

Il potenziamento degli impianti sportivi permetterà a giovani e non di usufruirne, l’organizzazione di campionati e competizioni sportive, la creazione di un laboratorio sportivo permanente per bambini e ragazzi, in funzione anche della creazione di una squadra di pallavolo e di calcetto.

Spero che questi obiettivi siano condivisi dalla popolazione, affinché possano essere realizzati. Mi auguro di trovare in tutti voi il giusto entusiasmo per creare una maggiore complicità tra Cittadino e Amministrazione comunale. Sono fermamente convinta che la preparazione e la personalità di ciascuno si possano constatare solo lungo questo percorso. E’ una strada in salita, ma vorrei in futuro poter dire con orgoglio di averla percorsa insieme a voi.